Inversione del capezzolo

Inversotelia - inversione del capezzolo: di cosa si tratta?

Circa un terzo delle donne alla prima gravidanza può sperimentare un certo grado d'introflessione del capezzolo: con l’ingrossamento delle mammelle durante la gestazione, è infatti molto comune che il capezzolo non sporga completamente.

L’inversione del capezzolo è causata da aderenze alla base del capezzolo che “tirano” la pelle, causandone l’adesione al tessuto sottostante. Poiché le mammelle funzionano indipendentemente l'una dall'altra, non è insolito per una madre avere un capezzolo piatto o invertito e uno sporgente. Per la stessa ragione, non è insolito che un seno produca più latte rispetto all'altro. 

 

Quali sono le cause dell'inversotelia?

Alcune persone (in maggioranza donne, ma anche alcuni uomini) sono semplicemente nate con capezzoli introflessi a causa della struttura del capezzolo stesso o della pelle circostante. 

Altri sviluppano invece questa condizione in seguito a una serie di csambiamenti nel tempo, come l’accorciamento dei dotti galattofori dovuto a stato infiammatorio. Anche modificazioni significative nelle dimensioni e nel sollevamento del seno possono dare origine all’introflessione del capezzolo

Come si presenta clinicamente l'inversotelia e in quanti gradi si suddivide?

Sottoponendosi a un consulto presso un centro di chirurgia plastica, è possibile valutare il livello di retrazione del capezzolo su una scala da 1 a 3 gradi. 

Capezzolo introflesso di grado 1: a un primo grado d’introflessione, generalmente i capezzoli introflessi rispondono al freddo o al tocco, sporgendo normalmente. 

Capezzolo introflesso di grado 2: al secondo grado, i capezzoli tornano rapidamente introflessi dopo stimolazione tattile o termica. 

Capezzolo introflesso di grado 3: al terzo grado, il capezzolo rimane introflesso nonostante la stimolazione termica e/o tattile.

Esistono metodi non chirurgici per la correzione del capezzolo introflesso?

Nei gradi 1-2 d’inversotelia è possibile indossare dispositivi che mantengano una leggera pressione negativa: in questo caso si ottiene il risollevamento del capezzolo, ma il problema non si risolve in modo definitivo. Gli effetti svaniscono una volta che il paziente smette di indossare il dispositivo.

Esiste una soluzione definitiva per la correzione dell'inversotelia?

L'intervento chirurgico consigliato in caso di inversotelia ha lo scopo di risollevare il capezzolo, tagliando o preservando i dotti galattofori, a seconda che la paziente desideri o meno mantenere la possibilità di allattamento al seno. 

La correzione chirurgica viene eseguita in anestesia locale e regime ambulatoriale. Si dovrà indossare una piccola medicazione impermeabile per circa 7 giorni. I punti di sutura sono riassorbibili e le cicatrici quasi invisibili poiché camuffate dalla colorazione più scura dell'areola circostante. Rimane la possibilità di recidiva che comunque potrà essere corretta con un ulteriore piccolo intervento chirurgico.

Interventi inversione del capezzolo Terni, Orvieto, Roma, Viterbo e Pistoia

Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica offrono diverse soluzioni riservate al complesso areola-capezzolo e al distretto mammario. In questi casi le richieste di intervento possono riguardare esigenze di tipo estetico o funzionale. Tutti gli interventi di chirurgia mammaria hanno comunque grande importanza ai fini del benessere psicologico della paziente, che può ad esempio ritrovare un seno normale dopo un tumore attraverso un intervento di ricostruzione della mammella e del complesso areola-capezzolo.

Per interventi di correzione dell'inversione del capezzolo a Pistoia, Viterbo (Tarquinia, Civita Castellana, Vetralla, Montefiascone, Nepi, Orte, Montalto di Castro, Ronciglione, Tuscania, Fabrica di Roma, Soriano nel Cimino, Sutri, Caprarola, Canino, Monterosi, Bassano Romano, Vignanello, Bolsena, Oriolo Romano), Terni, Orvieto, Roma e Toscana del sud, rivolgiti ad un professionista della chirurgia plastica come il Dott. Tommaso Agostini.

Prenota una visita medica specialistica di chirurgia plastica per correggere il problema di inversione del capezzolo.