Malformazioni Areola capezzolo

Malformazioni mammella, complesso areola capezzolo: cosa sono

Le malformazioni congenite o acquisite che interessano l'area del seno possono riguardare la mammella oppure il distretto areola-capezzolo. A seconda del particolare tipo di malformazione potrà essere individuata una strategia di intervento appropriata.

Per risolvere problemi di malformazioni della mammella nella zona dell'areaola capezzolo rivolgiti ad un professionista della chirurgia estetica e malformativa come il Dott. Tommaso Agostini.

1. Malformazioni capezzolo: politelia

Se i capezzoli sono più di due, la malformazione prende il nome di politelia. I capezzoli accessori si sviluppano lungo la linea di latte; più del 90 % sono nella regione sottomammario. Possono essere unilaterali o bilaterali e in alcuni casi sono abbastanza ben sviluppati, con l'areola circostante.

I capezzoli accessori sono riscontrati tra l’1e il 5% della popolazione, con la stessa incidenza nei maschi e nelle femmine. Questi capezzoli sono soggetti alle stesse malattie dei capezzoli normali. La maggior parte non richiede nessun trattamento a meno che non provochino irritazione o non vengano accettati dal paziente per ragioni estetiche.

2. Malformazioni capezzolo: inversotelia

Il primo a descrivere i capezzoli invertiti fu Sir Ashley Cooper nel 1840. La causa di questa anomalia è un accorciamento dei dotti mammari, con sviluppo di bande fibrose dietro i capezzoli.

L’inversione congenita del capezzolo colpisce il 2% della popolazione generale, con una storia familiare riscontrata nel 50% dei pazienti. Può causare problemi meccanici con l'allattamento al seno. La perdita di sensibilità e l'incapacità di allattare al seno sono i principali problemi lamentati dal paziente con inversotelia o capezzoli invertiti.

3. Malformazioni capezzolo: atelia

La totale assenza di capezzolo e areola è definita come atelia. Questa condizione può essere familiare (autosomica dominante), e può essere unilaterale o bilaterale. È necessaria un'approfondita indagine per escludere eventuali altre anomalie ectodermiche associate. 

La ricostruzione del complesso areola-capezzolo (CAC) può essere effettuata utilizzando piccoli lembi di tessuto con tatuaggio della nuova areola.

1. Malformazioni mammella: polimastia

La presenza di tessuto mammario accessorio o seni sovrannumerari si riscontra in circa l’1-2% della popolazione maschile e femminile, con una preponderanza nel sesso femminile. Quando la ghiandola mammaria sviluppa eccessivamente nell'uomo si parla di ginecomastia, o seno maschile, disagio che può essere ridotto con gineplastica. La polimastia è di solito diagnosticata durante la pubertà o durante la gravidanza quando il tessuto mammario accessorio si sviluppa insieme ai seni normali. 

Queste malformazioni sono per lo più asintomatiche, ma possono causare disagio e difficoltà ad accettare il proprio aspetto, con ripercussioni sulla vita relazionale. In circa 1/3 dei pazienti, i seni accessori sono presenti in più di un sito; il più comune è l'ascella. Il tessuto mammario accessorio ascellare può avere un proprio complesso areola-capezzolo. Sono stati segnalati casi di cancro al seno nel tessuto mammario accessorio.

2. Malformazioni mammella: asimmetria mammaria

Un seno può essere ipoplasico o assente (aplasia) e questo può verificarsi isolatamente o in associazione con un difetto (uno o entrambi) dei muscoli pettorali. 

Un certo grado di asimmetria del seno è comune, ma è più pronunciato nei casi d'ipoplasia. L'età migliore per eseguire un intervento chirurgico è quando i seni sono pienamente sviluppati - di solito intorno ai 17-18 anni.

3. Malformazioni mammella: amastia

La totale assenza di tessuto mammario e complesso areola-capezzolo si chiama amastia. Nell'amastia, la cresta mammaria scompare completamente o non riesce a svilupparsi. Spesso vi è evidenza di difetti ectodermici associati, come palatoschisi, muscolo pettorale isolato e deformità degli arti superiori, anomalie urologiche e sindrome di Poland. 

Il seno mancante può essere ricostruito usando espansori e protesi oppure utilizzando lembi miocutanei come il gran dorsale.

Trattamento delle malformazioni della mammella e del capezzolo Terni, Orvieto, Toscana del Sud, Roma, Viterbo e Pistoia

In chirurgia malformativa diversi interventi riguardano le anomalie del seno, ovvero nello specifico della mammella, del capezzolo dell'areola circostante. Le principali malformazioni del capezzolo si individuano nell’assenza o presenza in soprannumero di queste piccole appendici: nel primo caso ci troviamo di fronte alla cosiddetta atelia, mentre nel secondo si parla più propriamente di politelia. Quando invece il capezzolo appare piatto o invertito, la malformazione prende nome di inversotelia. Ulteriori anomalie riguardano il tessuto mammario, che può essere in esubero al punto di creare seni soprannumerari (polimastia), assente (amastia) o asimmetrico (aplasia o ipoplasia). Quando il seno appare piccolo e stretto, con areole slargate e sporgenti e tessuto ghiandolare con tendenza a erniare attraverso il capezzolo, ci troviamo di fronte alla mammella tuberosa.

Correggere le maformazioni della mammella nella zona dell'areola capezzolo a Terni, Orvieto, Toscana del sud, Viterbo (Tarquinia, Civita Castellana, Vetralla, Montefiascone, Nepi, Orte, Montalto di Castro, Ronciglione, Tuscania, Fabrica di Roma, Soriano nel Cimino, Sutri, Caprarola, Canino, Monterosi, Bassano Romano, Vignanello, Bolsena, Oriolo Romano), Pistoia e Roma non è mai stato così semplice grazie alla professionalità e all'esperienza pluriennale del Dott. Agostini.

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